Antica cattedrale sul mare dedicata al patrono della città, San Corrado di Baviera, la chiesa rappresenta uno splendido esemplare di architettura romanica pugliese. Con le sue due torri inconfondibili e le sue cupole asse, la chiesa diviene scrigno di pregevolissime decorazioni: in essa elementi bizantini, romanici e musulmani si fondono in uno stile del tutto particolare. Nella sacrestia del Duomo vecchio è conservato il crocifisso intitolato “Collocazione provvisoria” che ispirò a Mons. Bello la sua profonda meditazione sulla “provvisorietà” della sofferenza sulla Croce di Cristo e sulle croci di ogni uomo.

Allestito su tre livelli negli eleganti ambienti del secentesco Collegio dei Gesuiti, oggi adibito ad Episcopio e Seminario Vescovile, il Museo custodisce opere di grande valore storico, artistico, archeologico e liturgico, testimonianze vive della storia e del cammino di fede compiuto dalla Chiesa locale nel corso dei secoli. Ogni manufatto, dai reperti archeologici ai paramenti ed arredi sacri, dalle pregevoli opere pittoriche alle sculture lignee, trova la sua collocazione all’interno di quell’ideale percorso che un museo ecclesiastico ha lo scopo di ripercorrere e nel quale si esplica la sua funzione pastorale. Il Museo è il luogo che raccoglie le testimonianze dell’identità ecclesiale della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in cui don Tonino ha lasciato traccia del suo operato. Nella biblioteca del Seminario Vescovile è conservato il suo fondo librario e nella Sala del Tesoro sono custodite le sue croci pettorali.

Il Santuario custodisce la venerata icona della Madonna che secondo la tradizione è giunta dal mare. L’antica chiesa medievale, fondata nel 1162, costituiva una delle tappe intermedie per i pellegrini che si imbarcavano o ritornavano dalla Terra Santa e che trovavano accoglienza presso l’Ospedale annesso, tutt’oggi esistente. Dall’attuale santuario ottocentesco l’8 settembre parte una festosa processione che accompagna la statua della Vergine all’imbarco su tre motopescherecci per la tradizionale sagra a mare. Questo luogo fu particolarmente caro a don Tonino, francescano secolare, devoto a Maria e legato all’immagine della Beata Vergine custodita all’interno della chiesa.

L’Episcopio è stata la casa di don Tonino negli anni del suo servizio nella Diocesi di Molfetta. Qui egli accolse i poveri e le famiglie sfrattate della città. Amava condividere spesso il pranzo con i ragazzi che avevano scelto di formarsi nel Seminario Diocesano. Da una piccola finestra dell’atrio vescovile don Tonino ha salutato per l’ultima volta i suoi amati giovani, giunti per augurargli buon compleanno il 18 marzo 1993. Volgendo lo sguardo alle icone della Vergine Maria, il 20 aprile si spense nella sua stanza.